Capitolium Art Gallery
Mostra in corso

ALDO’S DELICATESSEN. Sculture effimere di Aldo Mondino

Dal 29 ottobre al 01 novembre 2025

Un evento in occasione di Artissima.

Più che una mostra Aldo’s Delicatessen è una degustazione d’arte. Un evento che, nei giorni di Artissima, porterà nella sede torinese di Capitolium Art Gallery cinque storiche sculture del filone “edibile” di Aldo Mondino, incomparabili delicatessen artistiche create manipolando materiali eccentrici come il cioccolato con le tradizionali tecniche scultoree della fusione e dell’intaglio, oppure assemblando in mosaici scintillanti migliaia di cioccolatini o disegnando a terra con una miriade di minuscole granaglie effimeri tappeti da preghiera sui quali nessuno potrebbe mai inginocchiarsi.


Artista di straordinaria originalità linguistica, Mondino aveva iniziato a usare materiali edibili già a partire dalla metà degli anni ’60, dando vita, con zucchero, torrone, cioccolata e pasta di caramelle a opere come non si erano mai viste prima: una galleria d’arte da Paese delle Meraviglie in miracoloso equilibrio tra satira e fiaba. L’anticonformismo autentico che governava ogni aspetto della sua vita, la capacità di portare la sua ricerca su territori inesplorati ne facevano un naturale precursore e di conseguenza un isolato. Di lui si è parlato come di uno dei pionieri della pop art italiana ma non era un artista pop. Precocemente compaiono nella sua produzione aspetti che lo avvicinerebbero all’Arte povera ma i poveristi non lo consideravano uno di loro e neanche i concettuali, benché quel giovane torinese totalmente fuori dagli schemi concettuale lo fosse non poco. Era stato anche uno dei primi, se non il primo, a produrre rivisitazioni di capolavori del passato e quel confronto, condotto sul filo di un’elegante quanto dissacrante ironia, ha indotto più d’uno a considerarlo un anticipatore del post moderno.


La sua ricerca in avanscoperta è stata condotta nel segno del gioco e di un’intelligenza assolutamente sopra le righe, ma anche di una sorta di bulimia creativa che ha portato Mondino a produrre cicli di opere talmente diversi gli uni dagli altri da non sembrare emanazioni di un medesimo artefice. Anche per questo nessuno è mai riuscito a ingabbiare il suo lavoro in una definizione. Mondino è l’artista del ‘900 indefinibile per antonomasia, il talento eterodosso che, non inseguendo alcun modello, ha finito per diventare lui stesso un modello. Non per gli artisti della sua generazione ma sicuramente per quelli delle generazioni successive.

Le cinque delicatessen di Aldo in mostra

L’utilizzo del cibo come materia scultorea e la scelta di titoli in cui l’artista gioca con le parole sono elementi comuni alle cinque opere in mostra.


Torre di torrone, 1968
Assemblaggio di scatole di torrone
Prodotta nel 1968, la Torre di torrone è un incunabolo della produzione di Aldo Mondino in materiali commestibili o comunque ispirati al cibo. Riunisce in sé alcune tipicità del mondo creativo dell’artista: utilizzo di una materia non convenzionale, ironica dissacrazione di un capolavoro del passato, titolazione attraverso un gioco di parole. La torre edificata con scatole di torrone è infatti il giocoso alter ego della Torre di Babele di Pieter Bruegel il Vecchio.


Scultura un corno, 1980
Ogni volta che viene esposta, la Scultura un corno - uno dei primi lavori in cioccolato realizzati da Mondino - viene rinfrescata da una abbondante colata di cioccolato fuso. Tutta la produzione di
cioccolato nasce dall’ambigua mimeticità di una materia edibile, che, opportunamente trattata, può facilmente confondersi con il bronzo. Decisamente pop l’ispirazione da cui Mondino trae in questo caso il soggetto: una di quelle zanne di elefante in falso avorio intagliato, il corno del titolo, che i Vu cumprà degli anni ’80 vendevano sulle spiagge.


Raccolto in preghiera, 1986
Assemblaggio effimero di granaglie su design di Aldo Mondino.
Mondino all’ennesima potenza: un titolo che è un capolavoro di ironia descrive il geniale tappeto da preghiera composto con perizia certosina da un puzzle di granaglie variopinte. Un “raccolto” di riso, fave, piselli, lenticchie e ceci ideale per “raccogliersi” in preghiera. L’opera, prodotta nel 1986 ed esposta alla Biennale di Venezia del 1993, rimanda a un altro tipico filone dell’inesauribile immaginario mondiniano, quello dell’invenzione di un moderno Orientalismo alimentato dai lunghi viaggi in paesi lontani spesso condivisi con l’amico fraterno Alighiero Boetti.


Ortisei, 1989
Cioccolato Peyrano scolpito 

Preziosa duttilità del cioccolato, che può essere fuso come il bronzo, ma anche scolpito come il legno. È il caso di Ortisei, la scultura realizzata scalpellando un blocco di 70 chili di cioccolato fornito da Peyrano. La tecnica usata è quella appresa dagli scultori del legno della Val Gardena, un luogo di vacanze ristoratrici a cui il titolo dell’opera rende omaggio.


The Byzantine World, 1999
Mosaico di cioccolatini su tavola
È una gioia per gli occhi e merita da solo una visita alla mostra The Byzantine World, imponente, sfavillante mosaico composto da 12.000 cioccolatini Peyrano. In perfetta sintonia con il suo originale committente, il cioccolataio più famoso di Torino fornisce tessere di uno speciale cioccolato “che dura per sempre” avvolte in una infinita gamma di stagnole colorate.

L’Oriente, Istanbul, i mosaici di Ravenna e il cioccolato di Torino, ispirazione pop ed eleganza aulica, ironia e fiaba: Aldo Mondino, inesauribile creatore di mondi fantastici, vi aspetta a Torino da Capitolium Art Gallery nei giorni di Artissima.

a cura di

Afra Canali

con la collaborazione di

Archivio Aldo Mondino

Dove

Capitoliumart Torino 

Via dei Mille 40/A - 10123 Torino

Orari

Orari: 

mercoledì e sabato apertura serale 18,00-22,00
giovedì e venerdì 9,00-13,00/14,00-18,00

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‪+39 345 0825223

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